Anche il GNL nell’accordo Snam-Eni per la mobilità a metano

Prende corpo l’iniziativa di Snam per promuovere la mobilità sostenibile, che prevede un investimento di 150 milioni per realizzare fino a 300 nuovi distributori stradali di metano sia con serbatoio criogenico (GNL) sia da gasdotto (CNG). Al momento non è specificato quanti saranno di un tipo o dell’altro. Con un contratto firmato a inizio dicembre, Snam si è impegnata a realizzare un primo lotto di 14 impianti presso stazioni di servizio esistenti di Eni, che verserà un corrispettivo stimato tra i 20 e i 40 milioni di euro.

Questo “contratto applicativo” dà seguito all’accordo quadro firmato a maggio 2017 al fine di supportare lo sviluppo degli impianti per il rifornimento di gas naturale e la loro diffusione più equilibrata nelle diverse regioni del Paese. Il contratto, di durata ventennale, prevede la progettazione, realizzazione e manutenzione degli impianti (esclusa la vendita, che è preclusa all’operatore della rete nazionale del gas metano).

Un comunicato congiunto delle due società, entrambe controllate direttamente e indirettamente dal Ministero dell’Economia, sottolinea il comune interesse per l’offerta di carburanti alternativi a basse emissioni come il gas naturale che azzera il particolato, principale responsabile dell’inquinamento delle aree urbane, assicurando anche sensibili vantaggi economici per i consumatori. Su una rete complessiva di 4.400 impianti, Eni dispone già di 2 stazioni di servizio che erogano anche GNL sulle 14 oggi attive in Italia, oltre alle 178 che erogano solo metano compresso.