Lo scorso 20 novembre Snam, operatore pubblico nazionale del trasporto del gas naturale, degli stoccaggi geologici e attivo nel GNL con l’impianto di Panigaglia (La Spezia), recentemente entrato anche nel rigassificatre OLT al largo di Livorno, ha approvato il nuovo piano strategico delle attività per il periodo 2019-2023, reso noto con un articolato comunicato stampa.

Nell'ambito dell’impegno per la “mobilità sostenibile”, il piano conferma gli investimenti per la realizzazione di due piccoli impianti di liquefazione, uno nel Nord e uno nel Sud Italia cui si aggiunge l’adeguamento del terminale GNL di Panigaglia per il caricamento di autobotti e favorire l’utilizzo del GNL nel trasporto pesante, l’industria e il residenziale.

A Panigaglia si prevede anche la possibilità di rifornire navi cisterna per sviluppare l’uso del GNL nel trasporto marittimo. Snam ricorda che una simile attività è in fase di sviluppo da parte di OLT, il terminale di rigassificazione al largo di Livorno di cui Snam rileverà una quota del 49,07%. L’operazione è all’esame delle autorità antitrust ma a quanto risulta a ConferenzaGNL l’autorizzazione non è in discussione trattandosi di impianto “regolato” al quale tutti gli operatori possono accedere con procedure e prezzi trasparenti.

Confermati gli investimenti nel settore del biometano che si integrano con quelli previsti a supporto dell’incremento della rete italiana di distributori di gas naturale liquefatto (LNG e bio-LNG) e compresso (CNG e bio-CNG), settore nel quale l’Italia è leader in Europa con più di 1.350 distributori. Prevista la realizzazione di 150 nuove stazioni di rifornimento (alcune delle quali con erogazione di GNL) che saranno realizzate  in collaborazione con Cubogas, controllata da Snam4Mobility. Ad oggi Snam4Mobility ha consegnato già otto stazioni e ne ha contrattualizzate ulteriori 69. Snam conferma e rilancia anche la miscelazione del gas naturale con l’idrogeno, e prevede nuovo “blending test” al 10% entro fine 2019, dopo il successo dell’operazione con il 5%.

Il nuovo piano prevede anche una significativa diminuzione delle emissioni di metano che saranno ridotte del 40% al 2025 (con base 2016) rispetto al target del 25% del precedente piano. L’obiettivo sarà raggiunto con l’applicazione alla rete di una campagna di individuazione e riparazione delle fuoriuscite di metano (LDAR, Leak Detection and Repair) e la sostituzione di componentistica di rete con l’adozione delle migliori tecnologie disponibili. Altrettanto rilevanti gli impegni nella riduzione delle emissioni complessive di CO2 equivalenti (-40% al 2030), sempre con base 2016, con interventi nelle centrali di compressione e l’avvio di sei centrali ibride elettrico-gas.  

In un’intervista pubblicata dal Sole24ore il 24 novembre, Elio Ruggeri, nuovo responsabile global del GNL di Snam (cui vanno i nostri auguri di buon lavoro) ha approfondito il progetto per il rifornimento dei camion a La Spezia: “Con l’obiettivo di abbattere il costo di approvvigionamento e non interferire con la mobilità locale, l’idea è utilizzare dei piccoli traghetti che possano portare le autobotti dal porto fino al terminale, scaricare i mezzi vuoti, rifornirli e riportarli al porto, da dove possono imboccare l’autostrada. Prevediamo di essere pronti all’inizio del 2022, mettendo sul mercato 150 mila tonnellate di GNL all’anno. Si tratta di una volta e mezzo l’attuale fabbisogno italiano per i camion; però ci aspettiamo che il mercato cresca complessivamente, entro il 2030, a circa 1,5 milioni di tonnellate. 800 mila per il trasporto terrestre e 700 mila per il rifornimento di navi e utenze non collegate alla rete dei gasdotti.

Fonte: Comunicato Stampa SNAM