Ecospray: un’azienda per la transizione

ConferenzaGNL incontra Ecospray, uno dei market leader nel settore della depurazione dei gas di scarico dei motori diesel navali (EGCS) ma anche un importante player nel settore dei bio-fuel innovativi con la liquefazione del biometano in bio-LNG e la liquefazione della CO2.

A tu per tu con Giorgio Copelli, Director Industry & Renewables di Ecospray.

La vostra è un azienda a servizio della transizione. Come entra la decarbonizzazione nelle vostre linee di business?

La decarbonizzazione è parte integrante di entrambe le nostre business unit. Per il settore Marine la riduzione delle emissioni è un obiettivo chiaro e regolamentato, come Ecospray stiamo investendo molto su ricerca e sviluppo. L’altra faccia delle nostre attività commerciali è il comparto Renewables che nasce proprio in ottica di transizione energetica ed ecologica. Stiamo lavorando alla produzione di combustibili sempre più puliti, a impatto zero o addirittura negativo come nel caso del bio-GNL abbinato alla cattura della CO2.

Se prima eravamo conosciuti per l’Air Pollution Control nel settore Marine, oggi abbiamo finalizzato e stiamo studiando nuove tecnologie che possono abbracciare a 360° la transizione verso un mondo a zero emissioni. Tutto quello che stiamo facendo è figlio di una ricerca e sviluppo interna e della collaborazione con le università, un’evoluzione della Società che ci ha fatto passare dal trattamento a valle delle emissioni allo sviluppo di sistemi a monte della combustione.

Grazie anche al PNRR, il biometano è diventato, anche in Italia, un trend topic nel settore energetico. Quali sono i vostri progetti nel settore della liquefazione del biometano?

Siamo partiti sette anni fa con il biometano, per poi approdare al bio-LNG, fino a raggiungere l’obiettivo della liquefazione della CO2. I primi successi li abbiamo incontrati all’estero, in Germania dove abbiamo 3 impianti. Danimarca, Olanda, Svezia sono mercati molto interessanti per il settore.

Rispetto alla Germania, proprio nelle scorse settimane, è stato inaugurato il primo impianto a Darchau (Bassa Sassonia), alla presenza del ex Presidente tedesco Christian Wulff. Il sistema comprende il pre-trattamento, l’upgrading, la liquefazione del biometano e la liquefazione della CO2, con relativi stoccaggi e caricamento di cisterne criogeniche, con una produzione di tre tonnellate al giorno di bio-GNL. Altri due impianti sono in fase di realizzazione e prevediamo ulteriori ordini entro settembre 2022.

Guardando al nostro Paese, come sappiamo, a causa dei complessi iter autorizzativi, l’avvio di nuovi impianti non è semplice ma stiamo riuscendo nella sfida. Abbiamo 3 progetti in Italia che partiranno, ragionevolmente, nella prima metà del 2023.

Il bio-LNG è uno dei cardini della nostra crescita, durante ConferenzaGNL condivideremo, con istituzioni e stakeholder, gli obiettivi raggiunti. Parleremo delle tecnologie consolidate che abbiamo sviluppato.

Rispetto al gas naturale, quali sono le vostre attività in chiave green?

Ecospray lavora per la liquefazione nel gas fossile “non accessibile” quello che oggi è soggetto al fenomeno del gas flaring, o cioè bruciare, piuttosto che utilizzare o conservare, il gas estratto come sottoprodotto della produzione di petrolio. Bruciare il gas in torcia è altamente inquinate, è una combustione “imperfetta”, con una produzione di GHG significativa.

Il nostro lavoro riguarda la valorizzazione di questa risorsa che non può, e non deve, essere sprecata. Un’ attività che si colloca quindi nel sentiero della transizione - si tratta di un vero recupero energetico - e della riduzione delle emissioni.

Ecospray si occupa anche di Carbon Capture, quali sono le novità nel settore?

Nel settore Renewables, nel biogas ad esempio, la cattura delle CO2 è parte integrante dei progetti. Ancora più interessante è l’evoluzione di queste tecnologie nel comparto marittimo. Come Ecospray stiamo investendo moltissimo su questo tema. I nostri sistemi si focalizzano sulla riduzione dell’inquinamento carbonico connesso alla combustione dei carburanti. Catturiamo CO2, la trattiamo localmente sulla nave e poi procediamo con la sua liquefazione, ottenendo un prodotto finale vendibile sul mercato, oppure la sequestriamo definitivamente trasformandola in limestone, calcare.

Rispetto a questo tema, Ecospray sta lavorando su 3 tecnologie. In particolare, siamo tra i primi al mondo a studiare la tecnologia con celle a combustibile a carbonati fusi (MCFC - Molten Carbonate Fuel Cells) che permette la cattura della CO2 contemporaneamente alla produzione di energia. Si tratta della soluzione più complessa tecnologicamente, ma anche di quella che garantisce i migliori risultati.

Investire nella ricerca è fondamentale per sviluppare questi nuovi sistemi. Questa consapevolezza ci ha spinti ad aprire un laboratorio congiunto con l’Università di Genova, il CapLab, per lo sviluppo di celle elettrochimiche per la cattura della CO2.