La seconda ConferenzaGNL si è svolta a Roma, il 10-11 aprile 2014.

Le attività della ConferenzaGNL hanno evidenziato, sia a livello europeo che internazionale, il dinamismo delle attività regolatorie e industriali con l’intento di sviluppare una cornice normativa cosi come una catena industriale del GNL per i trasporti marittimi e terrestri.

Da un punto di vista legislativo, prima dell’estate del 2014, gli stakeholders europei di veicoli alimentati a GNL hanno chiesto di implementare la proposta di una Direttiva sullo sviluppo delle infrastrutture per i carburanti alternativi . La Direttiva proposta dalla Commissione Europea dovrebbe inoltre individuare i target infrastrutturali per le stazioni di servizio del GNL nei porti e nelle autostrade europee TEN-T, dal 2020 al 2025.

Inoltre, le normative concordate all’interno del quadro regolativo dell’IMO sostengono che a partire dal 1 gennaio 2015, i livelli di zolfo presenti nei carburanti marittimi in quelle regioni dove le emissioni sono sotto controllo (ECA e SECA) dovrebbero essere 10 volte meno di quelle attuali; in Europa quelle aree sono la Regione Baltica, il mare del nord e la Manica.

La seconda ConferenzaGNL è stata patrocinata da:

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In questo quadro normativo, le iniziative industriali che mirano all’adozione del GNL come bunker per i traghetti, le guardie costiere e il trasporto navale interno si stanno sviluppando e stanno creando nuove logistiche, necessarie per la distribuzione del GNL nelle coste dell’Europa del nord. Allo stesso tempo, le flotte di mezzi pesanti alimentati a GNL stanno crescendo di numero in Germania, Francia e Olanda, dove vengono anche forniti servizi di rifornimento e manutenzione.

Negli Stati Uniti stiamo assistendo allo sviluppo delle cosiddette autostrade verdi, fornite di stazioni di servizio in cui è possibile rifornire i camion di GNL. Inoltre i maggiori operatori ferroviari americani in collaborazione con i costruttori di locomotive stanno sviluppando il dual fuel (diesel/GNL) per i loro motori (circa 18.000 locomotive). Inoltre, nel settore marittimo, le maggiori compagnie petrolifere e le società che progettano impianti stanno pensando di costruire una catena di distribuzione capace di rifornire le navi cargo con GNL nella regione dei grandi laghi e sulle coste del Golfo del Messico (nelle ultime sotto un regime ECA). 

Nell’area mediterranea, le normative ambientali sulle emissioni provenienti da attività maritime non avranno limiti cosi restrittivi rispetto alle aree ECA/SECA, almeno sino al 2020. Comunque, il bisogno per la protezione ambientale nei porti, nelle coste e nelle autostrade insieme alle prospettive di crescita  della competitività  nell’uso del GNL come carburante per i trasporti stanno ispirando le azioni delle aziende e delle istituzioni che vedono opportunità per il nuovo sviluppo industriale e per l’acquisizione del know-how.

Queste normative e le iniziative industriali sono anche supportate da importanti sviluppi nella catena di distribuzione internazionale del GNL che sta vivendo un momento di forte espansione grazie all’installazione di nuovi impianti di liquefazione nelle coste degli USA e dell’Australia, favorendo una graduale integrazione dei principali mercati internazionali di GNL.

La Seconda ConferenzaGNL sul GNL per il trasporto marittimo e terrestre che ha avuto luogo il 10 e 11 aprile del 2014 a Roma ha avuto l’obiettivo di comunicare alle istituzioni italiane e europee il reale impegno degli stakeholders industriali sullo sviluppo del GNL come combustibile  per i trasporti.